La pubblicazione delle “Linee guida sul rapporto tra pubbliche amministrazioni ed Enti del Terzo Settore” rappresenta un interessante punto di arrivo ed un altrettanto importante punto di partenza.
Sotto il primo profilo – punto di arrivo – le linee guida concludono idealmente un “processo” iniziato con l’entrata in vigore dell’art. 55 del codice del Terzo settore nel 2017, la cui attuazione ha visto succedersi fasi molto travagliate. Si ricorderà, infatti, l’ampio dibattito generato dal parere del Consiglio di Stato n. 2052 del 2018 e dalle successive incertezze giurisprudenziali e amministrative (merita ricordare pure l’iniziativa di cultura del Terzo settore supportata dal “Club amici dell’art. 55”). Merita pure ricordare anche la scelta del medesimo Consiglio di Stato (parere n. 3235 del 2019) di restituire all’Anac lo schema delle nuove linee guida in tema di affidamento dei servizi sociali agli enti del Terzo settore, in quanto adottato in carenza di una competenza affidata dalla legge all’autorità. Ciò è apparso un fatto assai rilevante, poichè lo schema delle linee guida Anac era stato adottato a seguito di una ampia consultazione pubblica.
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