Intesa Stato-Regioni sul Registro Unico Nazionale del Terzo Settore

“Finalmente arriva una risposta attesa da tutto il terzo settore. Oggi in Conferenza Stato-Regioni si è infatti sancita l’intesa sul registro nazionale unico”, lo ha dichiarato il Presidente del Molise, Donato Toma, che oggi ha presieduto la Conferenza delle Regioni.

“Il registro unico nazionale del terzo settore – ha spiegato Toma al termine della Conferenza Stato-Regioni – si sostituisce ai diversi registri previsti dalla vecchia disciplina e permette anche l’iscrizione nel registro di enti che prima non erano tenuti ad alcuna iscrizione.

E’ davvero un traguardo molto importante – ha concluso Toma – raggiunto anche con il contributo propositivo delle Regioni che hanno contribuito a migliore il testo in un’ottica ai attenzione ai territori che non perdesse di vista l’obbiettivo dell’uniformità”.

Il decreto disciplina:
a) le procedure per l’iscrizione e per la cancellazione degli enti nel Registro Unico Nazionale del Terzo
settore, nonché i documenti da presentare ai fini dell’iscrizione, al fine di garantire l’uniformità di trattamento degli Enti del Terzo Settore sull’intero territorio nazionale;
b) le modalità di deposito degli atti;
c) le regole per la predisposizione, la tenuta, la conservazione e la gestione del Registro Unico;
d) le modalità di comunicazione dei dati tra il Registro Imprese e il Registro Unico di cui alla lettera a) con riferimento agli Enti del Terzo settore iscritti nel Registro delle imprese.

“Era un passaggio molto atteso nel segno della trasparenza – ha commentato la portavoce del Forum Nazionale Terzo settore, Claudia Fiaschi – uno dei passaggi fondamentali della Riforma del Terzo settore, che servirà a dare una carta d’identità a tutte le nostre realtà, rendendo uniforme l’inquadramento di migliaia di organizzazioni sociali sull’intero territorio nazionale”.

L’iscrizione al Runts, non obbligatoria, sarà necessaria per avere accesso alla ripartizione del 5 per mille e ai benefici fiscali per le organizzazioni del Terzo settore.

“Oggi una parte molto cospicua delle oltre trecentomila organizzazioni non profit operanti nel nostro Paese – ha spiegato Fiaschi – è organizzata in reti territoriali. Adesso possiamo avviare insieme al Ministero del Lavoro – e vogliamo farlo rapidamente – il percorso di elaborazione degli statuti-tipo per le organizzazioni del Terzo settore: abbiamo la possibilità di dare stabilità organizzativa e opportunità di sviluppo a questo comparto fondamentale per la nostra economia e la nostra società”.