La memoria di Don Lorenzo Milani, ricordato a Lucca a 100 anni dalla nascita

Don Lorenzo Milani ha vissuto con pienezza la sua dimensione di sacerdote, re e profeta, e fin dalle due prime esperienze pastorali ha dimostrato come non sia possibile educare alla fede se non si cura la dimensione personale e si è testimoni di vita e di fede” Con queste parole il professor Emanuele Rossi ha introdotto a Lucca il convegno dedicato a Don Lorenzo Milani, celebrato a 100 anni dalla nascita. Un evento cui hanno partecipato più di cento persone e che si è svolto venerdì 23 febbraio nella Sala del Trono di Palazzo Ducale della Provincia di Lucca.

Un pomeriggio intenso dedicato alla memoria del prof. Massimo Toschi, profondo conoscitore e autore di un volume sul prete di Barbiana. L’evento è stato organizzato da “I care – Comitato per il centenario di Don Milani”, in collaborazione con il Centro di Ricerca Maria Eletta Martini e la Provincia di Lucca e sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica.

Dopo l’introduzione del presidente del Centro di Ricerca Maria Eletta Martini, Emanuele Rossi, hanno portato il loro saluto il presidente della Provincia, Luca Menesini, l’assessore alla pubblica istruzione del Comune di Lucca, Simona Testaferrata, la presidente della Fondazione per la Coesione Sociale, Lucia Corrieri Puliti Giovanni Belletti in rappresentanza del vescovo di Lucca Paolo Giulietti.

La discussione si è articolata attorno alle relazioni di Tomaso Montanari, Rettore dell’Università per stranieri di Siena e Riccardo Saccenti, Università di Bergamo, nel commosso ricordo di Giuseppe Matulli, fra gli ideatori dell’evento e scomparso pochi giorni fa.

La seconda parte del pomeriggio è stata animata da una tavola rotonda, coordinata da Rosy Bindi, presidente del Comitato Nazionale “I care – Centenario Don Milani”. Il pensiero di don Lorenzo è stato misurato ai temi dell’attualità come la povertà, il lavoro, l’immigrazione, grazie ai contributi di Franca Alacevich, Università di Firenze, Antonio Cecconi, sacerdote e già vice Direttore della Caritas Italiana e Mattia Ferrari, sacerdote, cappellano di Mediterranea Saving Humans.