Abstract
Il presente lavoro si propone di analizzare come opera a livello locale l’istituto della co-programmazione, previsto dall’art. 55 del d.lgs. 3 luglio 2017 n. 117. Tale analisi sarà svolta, dapprima, attraverso un’indagine sui presupposti teorici della partecipazione degli enti del Terzo settore alle scelte programmatiche degli enti locali e, successivamente, attraverso la descrizione dell’innovativa esperienza di co-programmazione promossa – già a partire dal 2016 e di recente ulteriormente consolidata – dal Comune di Brescia con il Consiglio di indirizzo del welfare della città. La descrizione di quest’ultima esperienza permette di apprezzare da vicino tutte le potenzialità del citato istituto, così come le sfide e le prospettive delle sue future applicazioni da parte delle pubbliche amministrazioni e degli enti del Terzo settore. Detta esperienza si inserisce pienamente nell’attuale tendenza legislativa (art. 55 CTS) e giurisprudenziale (su tutte, Corte Cost., sentenza n. 131 del 2020) di valorizzazione dell’amministrazione condivisa e si pone quale virtuoso esempio di democrazia partecipativa a livello locale.
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